AUSTRIA: NON E' SOLO SCONFITTA DELL'ESTREMISMO, LA VITTORIA VERDE E' MODELLO E SPERANZA PER TUTTA EUROPA

In un momento difficile, i Verdi non solo riescono a fermare gli estremisti ma superano i modelli fino ad ieri dominanti. Grazie alla concretezza, ma anche a principi forti e ad una proposta moderna, speranza per tutta l’Europa.


A seguito dei risultati delle presidenziali in Austria, in Italia si è parlato di più di chi ha perso e molto meno di chi ha vinto. Gli ecologisti, in questo caso i Verdi austriaci, hanno proposto un’alternativa che al primo turno è risultata migliore di quelle classiche (socialisti e popolari che da sempre si alternavano al governo) arrivando al ballottaggio dove poi è risultata aggregante e vincente (recuperando più di 30 punti percentuale). I Verdi sono stati votati più nelle città rispetto che nelle provincie, sono stati votati più dalle donne e meno dagli uomini, sono stati votati di più dai giovani e meno da quelle classi privilegiate che hanno esclusivamente paura di perdere i loro privilegi. 

I Verdi nel nord europa (Germania, Svezia, ecc.) sono progressisti, protagonisti e vincenti mentre sono nulli nel sud europa e altalenanti in Francia. Vincono quando sono considerati popolari e non di nicchia, pragmatici e non ideologici: ma sono pur sempre verdi e propongono soluzioni che seguono gli stessi valori degli ecologisti italiani. Dicono anche loro i giusti no: al nucleare e  al TTIP per esempio.
Sono ammirati perché riescono ad adattare tecnologia e ambiente: anche noi in Brianza sosteniamo il fotovoltaico e le aziende di questo settore in crisi, promuoviamo il recupero di spazi vuoti con ambiti produttivi ecologicamente avanzati (APEA).
Anche in Italia i Verdi sono e vogliono essere “popolari” perché si battono per un interesse comune a tutte le persone: la difesa della salute. Come ha scritto l’antropologo Giorgio Fabretti in questa analisil'ambientalismo sta superando e sottomettendo il socialismo, il democratismo, il popolarismo” anche perchè “la prima democrazia è la salute



In Austria i Verdi sono stati capaci di vincere con una proposta europeista (principio che in Italia distingue il pensiero verde da quello del Movimento 5 Stelle che si è appropriano di tante battaglie ambientaliste). Europeista proprio in un momento in cui la fiducia nelle istituzioni europee è probabilmente ai minimi. Sono stati capaci di vincere sostenendo l’accoglienza dove le paure erano più forti. Lì dove anche la memoria ha avuto bisogno di essere rispolverata Ricordando che la storia insegna: tutti i popoli vivono i loro momenti di disperazione. Roberto Albanese in uno dei suoi ultimi lavori aveva raccontato proprio quello del popolo Austriaco. Quasi un secolo fa, era l’ Italia, quella che oggi qualcuno pensa di separare con un muro, che, insieme ad altri paesi europei, aiutava ed ospitava un popolo in difficoltà ed in particolare i bambini di Vienna (a questo link l’articolo completo pubblicato sul giornale dei Verdi Europei).

In Italia tutti ammettono da tempo il flop dell’ambientalismo politico: è sbagliato però liquidare la questione confondendo le persone (che hanno causato il flop) con il metodo dell'ecologia politica che non è per nulla da archiviare. Anzi è moderna, anti-sistema e vincente. E' necessario quindi accantonare le vicende e riscoprire i principi su cui ripartire, quelli da cui sviluppare, oggi più che mai, una proposta ecologista italiana. 
Un ponte attraverso il quale questo progetto può arrivare efficacemente anche nel nostro paese c’è già: è l’Alto Adige, a pochi passi dall’Austria ma che è comunque Italia e dove i Verdi sono vivi e amministrano città come Merano e Rovereto
I Verdi austriaci qualche mese fa erano stati a Lampedusa per vedere da vicino l’emergenza migranti: da una realtà aperta e collaborativa come quella del movimento verde europeo si possono trovare i giusti appoggi per diffondere questo modello vincente, speranza e soluzione per i problemi non solo dell'Italia ma di tutta l’Europa.
 LdA