FINALMENTE CORRIDOI UMANITARI: A COSTO ZERO PER LO STATO, DONNE E BAMBINI NON AFFRONTERANNO I VIAGGI DELLA MORTE

In fase di attivazione i primi corridoi umanitari per l'Italia. Trasporto e accoglienza dei soggetti più deboli, in particolare i bambini, sostenuti da Comunità di Sant’Egidio e dalla Federazione delle Chiese Evangeliche. Più sicurezza e meno morti: le organizzazioni dimostrano un passo avanti rispetto alla politica, frenata dalle paure alimentate dai movimenti populisti



In fase di attivazione i primi corridoi umanitari per l’ Italia (sintesi dell'articolo tratto da Internazionale – 17 dicembre).

Un progetto concepito e realizzato dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Federazione delle Chiese Evangeliche in italia che prevede il rilascio di 1.000 visti ad altrettanti richiedenti asilo. Potranno presentare domanda senza doversi sobbarcare il pericoloso e costoso viaggio in mare: saranno identificati in appositi uffici direttamente in Marocco e Libano.

Saranno scelti tra le categorie più vulnerabili (donne incinte, donne con bambini, disabili, anziani) e tra le nazionalità più segnate dalla guerra, soprattutto i siriani. Un altro ufficio sarà inaugurato prossimamente in etiopia, per richiedenti asilo eritrei, somali e sudanesi. 
Donne e bambini rappresentano il 42% degli arrivi nel 2015 secondo la seguente infografica (fonte UNHCR infografica afp)



L'iniziativa è stata approvata da Ministero degli Esteri e dell’Interno: come spiegano le organizzazioni il costo del trasporto e dell’accoglienza in italia per il tempo in cui la richiesta d’asilo sarà esaminata non peserà minimamente sullo Stato”. Il progetto mostra ancora una volta come in europa ci sia una società civile più avanzata rispetto ai vertici politici


Pubblicato sul sito del comune di Milano un avviso per la selezione di famiglie disponibili a ospitare uno o più richiedenti asilo, prevedendo per ciascuna di queste 400 euro al mese. tassativo frequentare un corso di formazione, parlare con uno psicologo e avere una camera e un bagno dedicati agli ospiti.

Saranno mille le vite salvate ed è un buon inizio. Anzi un concreto esempio di come le proposte più civili e solidali, erroneamente ritenute più pericolose, sono le più efficaci per risolvere le problematiche migratorie.
Con questi corridoi infatti si utilizzeranno rotte autorizzate, sicure e controllate, togliendo fondi a terroristi-scafisti e consentendo di controllare gli ingressi pericolosi.
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Come detto sopra, la società civile si dimostra più avanti rispetto al mondo politico fermo al palo per la paura di perdere voti
Eppure alle elezioni comunali di Vienna nel mese di Ottobre (quindi immediatamente dopo la crisi rifugiati, durante la quale il volontariato austriaco è corso in soccorso dei rifugiati rifiutati dal Governo ungherese) è sì cresciuta la destra populista ma senza raggiungere i livelli previsti. I Socialisti (con il 39%) e i Verdi (con l'11%) hanno comunque 53 consiglieri su 100 e mantengono quindi la maggioranza nel Consiglio Comunale.  Politica e società civile possono essere quindi due facce dello stesso impegno di solidarietà senza frontiere, a Vienna come in Italia.

Le organizzazioni protagoniste di questo progetto pilota dei corridoi umanitari applicano veramente i principi dell’aiuto e dell’accoglienza distinguendosi da quei partiti populisti che si mostrano difensori dei valori cattolici solo per opportunità politica e solo su questioni ben più insignificanti.