FOTOVOLTAICO: ARRIVA AL SENATO L'INTERROGAZIONE SULLA CRISI NEL NORD ITALIA

Presentata in Senato l'interrogazione ai Ministri del Lavoro e dello Sviluppo sulla crisi del fotovoltaico in Brianza e nel nord Italia. Grazie agli Ecologisti il problema arriva all'attenzione del Governo. Leggi il testo completo...


Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02395

Atto n. 4-02395 - Pubblicato il 25 giugno 2014, nella seduta n. 270

CASALETTO , PEPE , CAMPANELLA , BOCCHINO - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dello sviluppo economico. -

Considerato che la persistente crisi del settore fotovoltaico ha causato in tutta Italia e in particolare nei distretti produttivi della filiera fotovoltaica del Nord Italia (province di Monza e Brianza, di Padova, di Bolzano) la chiusura di molte aziende e la messa in mobilità e in cassa integrazione di migliaia di lavoratori, con una perdita di posti di lavoro che, stando ai dati forniti a fine 2013 dal Gruppo industrie fotovoltaico, è stata stimata, per questo solo ambito, in 8.000 unità;

considerato inoltre che questa situazione, dal punto di vista industriale, mette in discussione l'esistenza stessa della filiera nazionale del fotovoltaico (dai produttori di moduli agli impiantisti) che si concentra nelle regioni del Nord Italia nel modo seguente: distretto della provincia di Monza e Brianza per le componenti per il fotovoltaico e impiantisti; distretto della provincia di Padova per impiantisti, produzione inverter, eccetera; distretto della provincia di Bolzano per la produzione di materia prima per le celle fotovoltaiche;

preso atto che il Parlamento europeo, in ragione della petizione 1331/2012, che ha raccolto centinaia di firme nella provincia di Monza e Brianza, ha alla sua attenzione tale situazione e in particolare le vicenda della crisi per delocalizzazione delle aziende Solarday di Mezzago (Monza e Brianza), che riguarda un centinaio di dipendenti in mobilità da fine novembre 2013, e MX Group di Villasanta (Monza e Brianza), con 102 lavoratori in mobilità dall'8 maggio 2014;

considerato che la Commissione europea, a seguito del dibattito intercorso a livello di Parlamento europeo in occasione dell'audizione dei promotori di detta petizione, tenutosi in data 20 marzo 2014, e della conseguente lettera inviata alla Commissione europea in data 15 aprile da parte del presidente della Commissione petizioni del Parlamento europeo Erminia Mazzoni, ha risposto in data 12 giugno con lettera a firma del commissario Lazslo Adler. Il documento, dopo aver affermato che "la Commissione europea condivide in pieno le preoccupazione espresse" sulla vicenda Solarday e Mx Group, una volta auspicato che "le competenti autorità italiane introducano una domanda di sostegno" legata al Fondo di adeguamento strutturale alla globalizzazione, conclude operativamente dando assicurazione che "la Commissione esaminerà la domanda una volta presentata, entro i termini previsti dal Regolamento Feg",

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo, preso atto della disponibilità della Commissione europea a utilizzare il Fondo europeo per la globalizzazione (FEG) per la situazione di crisi occupazionale dell'industria fotovoltaica italiana dovuta ai mutamenti strutturali del commercio mondiale, intendano vigilare rispetto alla vicenda Solarday - Mx Group, al fine di non lasciar scadere i termini temporali indicati dal regolamento (4 mesi dalla messa in mobilità per le domande concernenti gli esuberi in un'impresa principale e nel suo indotto e 9 mesi per le domande concernenti gli esuberi in imprese di uno stesso settore produttivo in una o due regioni almeno per 500 lavoratori) perché questi lavoratori abbiano titolo ad essere inseriti in un progetto FEG;

se intendano farsi promotori affinché il Governo presenti, coinvolgendo le Regioni interessate, domanda di sostegno a favore dei lavoratori del settore fotovoltaico in crisi del Nord Italia, candidando un progetto di tipo interregionale, come previsto dallo stesso regolamento FEG, che miri anche a difendere e a rilanciare la struttura industriale dell'intera filiera nazionale del fotovoltaico nelle zone dei distretti di Monza e Brianza, Padova e Bolzano.

La risposta di Roberto Albanese - Presidente Ecocivici Verdi Europei di Monza e della Brianza

Onorevoli Senatori
Monica Casaletto
Bartolomeo Pepe
Francesco Campanella
Fabrizio Bocchino
ROMA

Ho preso visione dell'Atto di Sindacato Ispettivo n.° 4-02395 da voi presentato nella seduta n.270 del Senato della Repubblica del 25 giugno 2014. A nome degli Ecocivici Verdi Europei di Monza e della Brianza e, credo, di tutti coloro che hanno a cuore e si impegnano per i valori dell'ambiente e del lavoro mi congratulo con voi e con la vostra struttura per l'egregio lavoro che state svolgendo a sostegno delle tante famiglie del nostro territorio e del Nord Italia toccate dalla crisi occupazionale del settore dell'industria del fotovoltaico e invio sentiti ringraziamenti.

Vedere una così pronta risposta rinfranca l'animo e la nostra determinazione nel fare tutto il possibile perchè il nostro Paese non brilli a livello europeo per assenza e faciloneria o, addirittura, come sembrerebbero fare alcune regioni, per lo strumentale boicottaggio delle politiche europee di sostegno ai lavoratori colpiti dai processi di ristrutturazione dovuti alla globalizzazione dei mercati.

Vi informo infine che, oltre a rendere di dominio pubblico la vostra azione a livello di stampa locale e dei canali da noi aperti verso Bruxelles, stiamo informando i Verdi della Regione Veneto e della Provincia Autonoma di Bolzano, affinché facciano tutte le pressione del caso sui livelli istituzionali territoriali interessati alla vicenda. Del vostro impegno abbiamo informato anche il Segretario nazionale della Federazione dei Verdi italiani Angelo Bonelli e la co-presidente del Partito Verde Europeo Monica Frassoni.

Cordiali saluti.
Roberto Albanese